Il bambino è fatto di cento...
Il bambino ha cento lingue,
cento mani, cento pensieri,
cento modi di pensare di giocare e di parlare,
cento sempre cento modi di ascoltare, di stupire, di amare.
Cento allegrie per cantare e capire,
cento mondi da scoprire,
cento mondi da inventare,
cento mondi da sognare.
Il bambino ha cento lingue
(e poi cento cento cento)
ma gliene rubano novantanove.
La scuola e la cultura gli separano la testa dal corpo.
Gli dicono:
di pensare senza mani,
di fare senza testa,
di ascoltare e di non parlare,
di capire senza allegrie,
di amare e di stupirsi solo a Pasqua e a Natale.
Gli dicono:
di scoprire il mondo che già c'è
e di cento gliene rubano novantanove.
Gli dicono:
che il gioco e il lavoro,
la realtà e la fantasia,
la scienza e l'immaginazione,
il cielo e la terra,
la ragione e il sogno,
sono cose che non stanno insieme.
Gli dicono insomma che il cento non c'è.
Il bambino dice: invece il cento c'è.
ciaooooo marica!!!
RispondiEliminafinalmente ci sono anch'io nel tuo blog, ho dato un'occhiata veloce e devo dire che è molto bello!!
ho letto questa poesia e mi è piaciuta tantissimo, racconta proprio la verità!! i bambini possono dare tanto e ci insegnano, con la loro semplicità, tante cose!!purtroppo gli adulti non si rendono conto di quello che i bambini ci possono regalare e dovremmo tutti imparare ad amarli molto di più!!!
un bacione bella...
Ehi, ma ciao cri!!!! Grazie mille per il commento e soprattutto per esserti spontaneamente inserita tra i lettori del mio blog...!!!!=)
RispondiEliminaUltimamente il mio blog va un pò a rilento con gli ultimi post però va ancora, pian pianino, avanti!!
Ti auguro un buon inizio di settimana! Baciii!;*