...entriamo insieme nel magico mondo dei bambini...

...QUAL'E' IL SENSO DI QUESTO BLOG? Avventuriamoci nel meraviglioso mondo dei bimbi...

Ciao a tutti, sono Marica!! In questo blog vorrei provare a entrare insieme a voi nel magico mondo dei bambini per scoprire la loro candida purezza, ingenuità e spontaneità e, perchè no, esplorare con voi le loro paure più diffuse=)... prossimamente provvederò a mettere nel blog una canzone che aiuta tutti, ragazzi e adulti, più o meno giovani, a guardare il mondo con gli occhi puri e sognanti di ogni bimbo: s'intitola "Favola" di Modà... vi consiglio di ascoltarla, vi aiuterà a staccarvi dalla realtà piena e frenetica del quotidiano, a sognare e fantasticare nel tentativo di tornare e rimanere bambini nel cuore... per sempre...

venerdì 18 settembre 2009



L’ANSIA DI INIZIO SCUOLA…

L’ambiente scolastico può essere un luogo stimolante per la crescita del bambino e ragazzo poi dove ogni fanciullo inizia a conoscere e sperimentare molti aspetti della vita e di se stesso. Esso però a volte si trasforma in un teatro di timori, in una fonte di preoccupazioni e di un vero e proprio disagio che può riguardare bambini e adolescenti che sviluppano la cosiddetta “fobia scolare” denominata anche come “rifiuto ansioso della scuola”
Si intende per fobia della scuola quella situazione di ansia e disagio che prende alcuni bambini quando è il momento di recarsi alla scuola materna o alle elementari, prevalentemente al mattino, caratterizzata da vaghi disturbi tipo nausea, mal di pancia, mal di testa, ma anche febbricola, mal di denti, mal d'orecchie, dolori generici alle ossa. Spesso tali disturbi svaniscono nel fine settimana o durante le vacanze; il bambino con l'ansia per la scuola anche quando è in classe piange e vuole la mamma o pretende di essere riportato a casa. L'ansia per la scuola si manifesta quasi sempre al momento del primo impatto con la vita di collettività, cioè a tre anni. Alcuni bambini hanno la stessa reazione a sei anni, all'inizio delle elementari. In molti casi il rifiuto per la scuola si presenta dopo un primo periodo di accettazione del nuovo quando, esaurita l'iniziale fase di novità, il bambino capisce di dovere rimanere lontano da casa e dai genitori per buona parte del giorno.


Molti studi hanno cercato di stabilire le cause alla base di questa problematica che preoccupa e rende difficile la vita quotidiana di un numero crescente di famiglie. Secondo il tradizionale e più comune approccio diagnostico il persistente rifiuto di andare a scuola rappresenta semplicemente un sintomo che può evidenziare, insieme ad altri, la presenza di un Disturbo da Ansia di Separazione generalmente riguardante la figura materna. È estremamente importante osservare tuttavia che l’angoscia di separazione è spesso normalmente presente ed evidente in piccole quantità durante la fase evolutiva che riguarda l’età della scuola materna e pertanto, in tali casi, essa non va battezzata facilmente come una vera e propria forma di fobia della scuola. È più certo che si possa parlare di una vera e propria “fobia scolare” quando l’ansia da separazione è mostrata in relazione alla frequenza della scuola primaria, ossia in età comprese tra i sei e i sette anni.
Quando è presente la fobia scolare, affinché si possa parlare di un vero e proprio Disturbo di Ansia da Separazione devono sussistere, più precisamente alcuni sintomi-chiave oltre che con rifiuto della scuola:
- malessere ricorrente durante altre forme di separazione da casa;
- preoccupazioni per la perdita di persone care o per la possibile separazione da esse a causa di eventi imprevisti;
- paura di stare soli;
- rifiuto a dormire soli;
- incubi sul tema della perdita affettiva;
- sintomi fisici al pensiero di dover vivere una separazione.

L’angoscia che accompagna i momenti di fobia scolare si manifesta in modo intenso e spesso tragico quando giunge il tempo di uscire per andare a scuola. I bambini più piccoli mostrano dei comportamenti di grave agitazione e si lasciano prendere dal panico, protestando e giungendo a supplicare i genitori con la promessa di recarsi a scuola l’indomani. In questi casi un bambino può avere reazioni aggressive, barricarsi nella stanza o nascondersi e, completamente in preda ad una paura intensa e irrazionale, è intrappolato in un’onda emozionale che non permette agli adulti nessun accesso razionale per tentare di persuaderlo. Se i bambini in preda a questa crisi di ansia vengono costretti ad andare a scuola possono mantenersi isolati, nascondersi, piangere a lungo o persino tentare di scappare per girovagare o per tornare a casa propria, il solo luogo in grado di rassicurarli veramente.


...E con l'occasione di questo post sulle fobie e le ansie di inzio scuola ne approfitto per augurare a tutti, bambini e ragazzi più grandi, un sereno inizio di anno scolastico!!!^_^

A presto!!

venerdì 11 settembre 2009




I MIEI PENSIERI PER UN'ESTATE CHE SE NE VA...

Ciao a tutti (sempre nella speranza di non scrivere a me stessa...;)!!!
Questo post lo scrivo per ricordare l'estate che sta passando, che sta finendo e che sta lasciando spazio all'autunno ormai in arrivo... se ne sta andando un'estate ricca di esperienze positive... certo, magari pure ricca di cose che avremmo voluto dire o fare ma che per paura non abbiamo detto o fatto... un'estate ricca di ricordi, di volti... di persone che con la loro vicinanza ci hanno fatto crescere, riflettere... e penso che alle volte sono proprio le persone, per così dire, più "lontane", che non abbiamo modo di sentire o vedere quotidianamente che ci sono vicine e che danno valore alla nostra vita pur nella lontananza...
Già, l'estate se ne va e con essa se ne vanno il sole, le belle giornate, le vacanze... ma i ricordi di quest'estate non se ne vanno... i ricordi non passano, ma restano e resteranno sempre incancellabili dentro di noi...
Ogni estate, ogni periodo, ogni stagione della nostra vita porta con sé dei ricordi e delle esperienze che, se pure semplici, neanche il tempo potrà sbiadire... che ci fanno crescere, migliorare...




Di quest'estate il ricordo più bello che porterò dentro di me è di sicuro quello dell'animazione estiva, il volto di tanti bambini che guardano con ingenuità e purezza il mondo, i loro occhi sorridenti... l'entusiasmo e la voglia con cui i bambini affrontavano ogni giorno d'animazione... il saluto al giorno successivo, la tristezza per la fine di ogni giornata che si leggeva nel loro volto e il ritorno verso casa...


Ecco, il mio grazie speciale per un'estate ormai alle porte è proprio rivolto a voi, mie piccole creture... voi bambini che avete rallegrato le mie giornate, che mi avete fatto ridere, che mi avete portato nel vostro mondo, che mi avete fatto trascorrere delle giornate che per sempre porterò dentro il mio cuore...
Ecco il bello delle piccole cose che voi mi fate apprezzare ogni volta... non è vero che i grandi pretendono sempre molto e che sono inaccontentabili, non tutti almeno...
Ognuno di voi mi ha lasciato tanto... chi con un sorriso esprimeva tutto, chi la proprio instancabilità e la propria voglia di fare, chi la propria cretività, chi il proprio affetto e la voglia di coccole... chi anche la propria testardaggine... tutti, proprio tutti, mi avete lasciato qualcosa...
E, se è vero che "ogni persona che entra nella nostra vita prende un poco di noi e lascia un poco di sé" allora spero proprio che anche voi vi ricorderete di me perchè a me avete dato tanto seppure in un solo mese di animazione!!

Grazie veramente di cuore...^_^
E quest'ultimo pensiero lo rivolgo pensando ai bambini che ho seguito principalmente all'animazione ma soprattutto ai grandi che sono con loro ogni giorno....



Bambini... non permettere a nessuno di rubarvi il vostro sorriso; esso è troppo prezioso e nessuno potrà spegnerlo senza il vostro permesso e anche se vi scenderà una lacrima, fatevi forza e recuperate il sorriso perso in poco tempo... è troppo bello il vostro volto per essere oscurato da una lacrima...




E ora, grandi... non affrettate la crescita del vostro bambino, stategli vicino e amatelo con tutto voi stessi, fategli respirare il vento dell'amore, delle coccole e della protezione... fatelo crescere con i suoi sogni di bimbo, con i suoi giochi e alimentate il suo cuore puro e innocente... e quando gli scenderà una lacrima siate sempre vicino a lui e consolatelo... lui DEVE vivere circondato da cose semplici e dal vostro infinito amore...


Credetemi, c'è sempre tempo per crescere... entrate voi nel loro mondo e scoprirete che tanto avete da imparare...

Molte volte mi piacerebbe essere con i bambini nei momenti in cui mi sento più triste... mi piacerebbe farmi bambina e vivere in un mondo in cui non si ha paura di domandare, di dire, di essere se stessi insomma per paura del giudizio e del pensiero degli altri...

Chissà se almeno una persona è arrivata a leggere fino all'ultima parola di questo post... io ci spero... e spero pure di ricevere qualche commento perchè il mio blog ormai sta piangendo... sono rimasta giusto io a sostenerlo='(...
Dimenticavo: anche le critiche sono ben accette e se non siete tra i sostenitori di questo blog potete commentare in piena libertà tanto io non saprò mai chi mi ha commentato...;)
Ma se non avete tempo per scrivere qualcosa vi ringrazio comunque per tutto l'ascolto dato e per il tempo che mi avete donato leggendo il mio addio per un'estate che ormai ci sta salutando...
Grazie a tutti di cuore...

Baci...:*

domenica 6 settembre 2009


Ciao a tutti^_^… sperando che sia rimasto ancora qualcuno interessato al mio blog… ritornando all’argomento generale del blog vorrei prendere in considerazione una paura che “tormenta” spesso i piccoli nel buio della notte e che fa sobbalzare i genitori dal letto per accorrere nella stanza del loro piccolo… è questa la paura di affrontare la notte da soli, la paura di non avere vicino un genitore o comunque una figura di riferimento per il bambino… la paura di non sentirsi protetti, la paura di svegliarsi senza qualcuno accanto…

Una paura molto diffusa tra i bambini….

SE NON VUOLE ANDARE A DORMIRE O SI ADDORMENTA SOLO NEL LETTONE…

COSA FARE?

Addormentarsi, per un bambino piccolo, significa separasi da mamma e papà, perderli di vista, così può fare fatica a prendere sonno, oppure cercare di resistere sveglio il più possibile…
A volte fa il "sonno del gatto", cioè si appisola ma non si rilassa del tutto, continua a socchiudere gli occhi per controllare che mamma e papà siano sempre vicino a lui e quando usciamo dalla stanza credendo che finalmente si sia addormentato, lui ricomincia a piangere…
Se poi lo si fa addormentare per un po' di sere nel lettone di fianco a mamma e papà, gli si crea un'aspettativa e lui reclamerà questo dolcissimo e rassicurante trattamento tutte le sere…
Può essere allora utile cercare di creargli un rituale di buona notte da ripetere tutte le sere, in modo da creargli una sicurezza: la certezza che ogni sera ci sono mamma e papà che gli danno la buona notte, che lo coccolano e che tutto è sotto controllo... e ciò può contribuire a tranquillizzarlo.
Una buona abitudine potrebbe essere quella di mantenere più o meno lo stesso orario tutte le sere, accompagnarlo nel lettino e sedersi di fianco a lui cantandogli qualche canzoncina o raccontandogli un fiaba oppure ricordando con lui quello che ha vissuto durante il giorno o quello che farà il giorno dopo. Non importa se ci sembra troppo piccolo per capire: ciò che conta è la voce rassicurante del genitore che allontana tutte le paure...
E' bene addormentarlo nel suo lettino, perché se si svegliasse nella notte, trovandosi nel luogo in cui si è addormentato con mamma e papà, potrebbe riaddormentarsi sicuro; al contrario, se si fosse addormentato nel lettone, magari vorrebbe tornarci per potersi addormentare di nuovo lì.

giovedì 6 agosto 2009




RIFLETTIAMO INSIEME…


Vi capita mai di pensare ai tempi in cui eravamo ancora piccoli e inconsapevoli delle responsabilità che una volta grandi avremmo dovuto affrontare?
Vi capita mai di volere più di ogni altra cosa tornare indietro nel tempo per rivivere momenti semplici, spensierati e quasi magici, un po’ sbiaditi per il passare del tempo ma sempre vivi e incancellabili dentro noi?
Ecco, a me capita spesso di guardare con nostalgia in quegli anni in cui tutto, ma proprio tutto, era così semplice, spontaneo… ogni gesto, ogni carezza, ogni abbraccio, ogni stretta di mano era un gesto che veniva dal nostro io interiore e nessuno.. nessuno.. poteva impedirci di farlo… così come anche una semplice arrabbiatura, il pianto improvviso e ininterrotto di un bambino non è qualcosa di programmato che si può evitare ma nasce spontaneamente, come uno sfogo, da dentro… nessuna paura, nessuna vergogna in loro, un pianto liberatorio insomma…
Da grandi, invece, tutto inevitabilmente cambia… sarà per il peso della responsabilità, per la paura del giudizio altrui oppure per la fatica di affrontare le piccole e grandi difficoltà della vita? Non lo so… so solo che molto spesso manca il tempo per il silenzio… un silenzio non fine a sé stesso ma un silenzio che aiuta a farci riflettere, a guardare il mondo sotto una luce rinnovata… un silenzio che, anche se per poco, aiuta a liberare la mente da tutti quei pensieri che si affollano dentro noi e non lasciano spazio ad altro…
E allora, se vogliamo essere più sereni verso di noi e di conseguenza verso gli altri impariamo dai bambini che pur inconsapevolmente sono dei grandi maestri per noi ragazzi e adulti…
Basta con i tanti perché e i tanti pensieri che soffocano il nostro essere e imprigionano in schemi predefiniti e convenzionali ogni nostro comportamento, ogni nostra azione nella vita di tutti i giorni!
Viviamo la vita così com’è, senza farci tante domande… la vita è bella e ci arricchisce ogni giorno di più se cogliamo ogni singolo attimo, ogni singola esperienza che ci fa crescere!
Siamo più spontanei e genuini nelle relazioni con gli altri… ogni volta che non compiamo verso l’altro un gesto gentile e affettuoso che viene dal cuore è un qualcosa che perdiamo e che, difficilmente, riusciremo a recuperare con il tempo…
E allora, se potrebbe servire per farci affrontare la vita sotto un’ottica diversa, più nuova.. se potrebbe servire ad alleggerirci da tanti pesi inutili e a liberare il nostro cuore, la nostra anima e, forse, riuscirebbe a farci vivere con un po’ più di serenità e spontaneità la vita reale.. ben venga anche un pianto che viene dal profondo di noi, senza vergogne e paure del giudizio altrui, proprio come un bimbo che, in braccio a sua mamma, cade in un pianto apparentemente inconsolabile e immotivato…

In questo post ho voluto condividere con voi, miei cari lettori, alcune riflessioni che porto dentro me da molto tempo… certo, forse servirebbero tanti altri post per esprimere tutti i miei pensieri, spero prossimamente di poterli allargare e precisare al meglio… queste sono riflessioni che innanzitutto rivolgo a me ma che ho pensato di estendere anche a voi…









A presto…=>

lunedì 27 luglio 2009



LA STORIA DI UNA GABBIANELLA E DEL GATTO CHE LE INSEGNO’ A VOLARE…
"I gabbiani sorvolano la foce dell’Elba.
Kengah, la gabbiana, si tuffa insieme agli altri ma quando riemerge gli altri gabbiani sono volati via. Nel mare inquinato dal petrolio Kengah non riesce a spiccare il volo e dopo vari tentativi precipita su un balcone di Amburgo dove c’e un gatto nero di nome Zorba.La gabbiana che sta morendo affida al gatto l’uovo che sta per deporre e chiede a Zorba di esaudire tre promesse:
-Promettimi che non mangerai l’uovo;
-Promettimi che ne avrai cura finché non sarà nato il piccolo;
-Promettimi che gli insegnerai a volare.
Zorba, il gatto nero, si rende conto che quella sfortunata gabbiana non solo delira ma è completamente pazza e vuole mantenere le 3 promesse.
"Prometto. E ora riposa, io vado in cerca di aiuto.."
Per mantenere le prime due promesse sarà sufficiente l’amore del gatto, per la terza ci vorrà una grande idea e l’aiuto di tutti.”

Questa favola esprime in modo chiaro i temi della solidarietà e della generosità disinteressata. E’ un racconto che insegna come le diversità ci arricchiscono; dimostra come il gatto può volere bene al piccolo uccellino, e viceversa, e che per quanto sia doloroso arriva il momento in cui bisogna aprire le ali e spiccare il volo perché “VOLA SOLO CHI OSA FARLO…”
Tu ti senti come il gatto in qualche modo o come il gabbiano?

All’interno del gruppo di gatti che la aiuteranno, la gabbianella viene trattata come uno di loro, non come inferiore… e viene anche aiutata a scoprire la propria identità. Un grande insegnamento specie per chi pretende che l’altro si comporti e veda il mondo allo stesso modo… E’ invece importante sottolineare che ognuno ha la sua visione del mondo che ha lo stesso valore di ogni altra persona…
Se qualcuno ti aiuta a far chiarezza, a trovare le tue risposte che hai già ma che da solo non riesci a trovare, lasciandoti libero di scegliere, allora è un/una partner, un amico o una amica che rispetta i tuoi confini anche se non è d’accordo con te.

Tu hai la tua strada e solo tu puoi decidere le tappe del viaggio,i momenti di pausa e gli errori da commettere per capire. La tua vita è nelle tue mani e viverla dipende solo da te. Non mitizzare nessuno. Nessuno è meglio o peggio di te… è solo un diverso essere umano. E la diversità è una ricchezza per confrontarsi.

In questo post ho deciso di dare spazio a una storia che mi ha particolarmente colpito e interessato sin dai tempi delle scuole elementari.. tempi in cui era stata ben interpretata proprio da noi bambini nella recita di fine anno…
Trovo veramente che questa storia sia di profondo insegnamento per tutti noi, grandi e piccoli… e per questo invito tutti in un momento di tranquillità a leggere e riflettere su questa storia che non può fare altro che arricchirci…


Vi salutooo, alla prossima....=)

lunedì 13 luglio 2009

Ciao a tutti!!
Eccomi qui come promesso dopo una settimana piena di giochi e attività pensate appositamente per i ragazzi animati e pronta per iniziare al meglio un'altra settimana donando sorriso e buon umore a tutti i ragazzi che incontro!!=)

Ho passato una settimana intensa anche nell'ascolto dei bambini di prima e seconda elementare (primaria) e dell'ultimo anno di asilo, che sono i bambini che mi sono stati affidati principalmente insieme ad altri animatori e aiuto animatori... sono così carini, proprio adorabilii!!

E' incredibile vedere come delle creature ancora così piccole possano rasserenare la giornata pure nei momenti di pioggia... Ah, quante cose abbiamo da imparare da loro!!



...E, se devo assere sincera, ho passato pure qualche notte in bianco... non so se per la troppa stanchezza o per i troppi pensieri di questo periodo... sapete, penso che alle volte dovremmo farci piccoli piccoli, agire spontaneamente senza troppo pensare e credo che in questo i bimbi siano veramente degli ottimi maestri...

Avrei tante cose da dire, credetemi, ma poco tempo per scriverle... intanto, accontentatevi di queste poche parole... in generale posso ritenermi proprio soddisfatta di questo inizio animazione... speriamo che questa settimana vada altrettanto bene e che riusciamo a correggere anche gli aspetti meno positivi!.. un grande bacio a tutti voi.. vi auguro un sereno inizio di settimana!!;)

Ciao, ciaooo....
=)

lunedì 6 luglio 2009

Ciao a tutti miei carissimi lettori!!!!
Sapete, venerdì ho passato i due rimanenti moduli di infomatica con mia immensa gioia e con questo esame ho terminato tutti gli esami del primo annoo!! Felicitàà=)!
Penso che ora mi sentirò più libera di scrivere in questo blog e di spaziare più liberamente su quello che voglio pubblicare!
Oggi sono particolarmente felice perchè inizio l'animazione estiva e passerò i pomeriggi a fare attività, colorare, incollare, disegnare, giocare con i bambini di tutte le età... grazie a loro anche noi animatori ci divertiamo... e poi, i bambini rallegrano anche la giornata più triste con la loro spontaneità e il loro sorriso!!
Prossimamente vi aggiornerò su come prosegue l'animazione...

Auguro una buona giornata a tutti voi...=)





Alla prossima...


Baciiiiiiii:*

parole sagge....

"LE COSE CHE HO IMPARATO NELLA VITA..."

Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita:
-Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
-Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.
-Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
-Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
-Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
-Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
-Che la pazienza richiede molta pratica.
-Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
-Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
-Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso.
-Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze:
sarebbe una tragedia se lo credesse.
-Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
-Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
-Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
-Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
-La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti che è come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
-È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
-Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
-Non cercare le apparenze, possono ingannare.
-Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
-Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
-Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
-Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
-Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
-Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
-Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
-Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
-L'amore comincia con un sorriso, cresce con un bacio e finisce con un the.
-Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e tuoi dolori.
-Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano. Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te piange.

Paolo Coelho

IL MAGICO MONDO DEI BAMBINI...