I PRIMI ANNI DI VITA...
Quando i bambini sono molto piccoli e hanno meno di due anni, non sanno ancora ben distinguere e capire quello che vedono. Non sanno, ad esempio, che tutte le cose continuano ad esserci anche quando chiudono gli occhi o quando la luce si spegne.
Quindi essi hanno paura del buio perché in esso l’ambiente in cui sono abituati a vivere d’improvviso scompare e arrivano a sentirsi sicuri solo se avvertono la presenza di una persona familiare come la mamma che li protegge e gli dà affetto.
Tutto ciò che è nuovo e diverso può spaventare i bambini come, ad esempio un cane, una persona estranea, un oggetto.
Essi allora, hanno bisogno di essere continuamente incoraggiati a conoscere da soli cose nuove e per fare esperienza del mondo circostante giocano con gli oggetti, li toccano e li rompono: così le cose diventano familiari.
Alcune paure sono tipiche delle fasi evolutive. Per esempio la paura dei fenomeni naturali, l’oscurità, il rumore, i temporali, diminuisce con l’età; un adulto solo raramente teme cose simili. Lo stesso si verifica per i pericoli immaginari o soprannaturali, tipo i fantasmi, apparizioni o spiriti maligni.
Non c’è da meravigliarsi se il bambino nel primo anno di vita sperimenta tutta una serie di paure: si tratta di segnali d’allarme per attirare l’attenzione dei genitori!
Le paure dei bambini si possono raggruppare in tre categorie: 1. paure presenti alla nascita che sono le paure innate; 2. paure che compaiono a una certa età, le paure evolutive; 3. paure prodotte da esperienze traumatiche.
I sintomi principali della paura nella prima infanzia sono il tremito, l’irrigidimento del corpo, il pianto e l’aggrapparsi a una figura adulta. Paure persistenti possono causare perdita di appetito, di peso, incubi, disturbi del sonno e altri sintomi.
Posso dire che due sono i modi di comportarsi che devono in ogni caso essere evitati, quando si affrontano le paure dei bambini nei primi anni di vita: le punizioni, da un lato, e l’iperprotettività, dall’altro.
Nessun commento:
Posta un commento